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Cristina Cocco

Cristina Cocco si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Sin dal 1989, anno della partecipazione a “Mobile e Motivo”, Scuola di San Giovanni Evangelista a Venezia (a cura di Ennio Chiggio); partecipa a mostre e manifestazioni di giovani artisti.

1991 VII Concorso nazionale e arti grafiche “Il pennello d’oro” a Vicenza (vince il quarto premio), “Montecampione Arte” a Brescia (selezionata dall’Accademia), “76° Mostra concorso Bevilacqua La Masa” a Padova, XXV Concorso nazionale “Round Table” a Asolo.

1993 realizza la scenografia per il balletto Quadri di un’esposizione al Teatro Verdi di Padova, “XXII Concorso Internazionale d’Arte”, poesia e narrativa di Cesena.

1995 “VII Concorso Nazionale di Pittura”, Vicenza (vince il secondo premio).
A metà degli anni novanta inizia un periodo di riflessione nel quale interrompe volutamente il corso di una fluente abilità pittorica, che le viene ampiamente riconosciuta, e si applica ad una ricerca più problematica e segreta. Arriva così alla stagione dello stagno e delle ninfee, a quella soglia dove l’informale della pittura si rispecchia nell’informe della natura.

Nel 2006 espone il portato di questa stagione riflessiva e sperimentale nella personale Ninfee, Scuderie di Palazzo Moroni a Padova (a cura di Virginia Baradel).

Nel 2008 partecipa alla 2° edizione di ”Open Day” del Conservatorio Pollini di Padova con un’istallazione di pittura, musica, luci e video, nel cortile interno del Conservatorio;
del 2008 è pure è la personale Evoluzione nello storico Orto botanico di Padova (a cura di Virginia Baradel). Nell’ambito di questa straordinaria esperienza organizza un evento multimediale nel viale dominato dal Platanus Orientalis con lettura del “Dialogo dell’albero” di Paul Valery accompagnato da arpa e flauto e da una performance di danza di Eleonora Pulin all’interno del gigantesco albero (coreografia di Laura Pulin).

Nel 2010 la stessa mostra, aggiornata e adattata all’insigne spazio Liberty della sala Tineo, avrà luogo all’Orto botanico di Palermo (a cura di Chiara Costa), inaugurata con la performance di danza di Margherita Pirotto (coreografia di Laura Pulin e Margherita Pirotto).
Dello stesso 2010 è la partecipazione alla collettiva “Donne nell’Arte”, Galleria Cavour, Padova

Del 2011 è l’evento multimediale Levitazioni al Centro Culturale Altinate di Padova, con danza e coreografia di Margherita Pirotto; musiche ed elaborazioni musicali di Carlo Carcano.
Nello stesso anno è presente al Padiglione Italia /Veneto alla 54° Biennale di Venezia (a cura di Vittorio Sgarbi).

 2012 è la versione Levitazioni al Conservatorio Statale Cesare Pollini di Padova, inserito nel programma “Visioni del suono”.
Ancora nel 2012 partecipa alla collettiva “Utopia del paesaggio, il paesaggio nei paesaggi”, Museo del Paesaggio, Torre di Mosto (a cura di Stefano Cecchetto) ed è presente con il video “Evoluzione 2008” all’iniziativa internazionale del “Rebirth-day” di Michelangelo Pistoletto, nell’ambito di NaturArti, realizzato al Museo etnografico di Cortina d’Ampezzo (a cura di Chiara Costa) e rientrato nel DVD allegato alla mostra al Louvre di Pistoletto, “Année 1, le Paradis sur Terre”, e presentato all’auditorium del Louvre in occasione del Rebirth-day: prima giornata universale della rinascita.

Nel 2013 è nella mostra “Nature/Memorie-germinzioni”, Museo del paesaggio, Torre di Mosto (a cura di Giorgio Baldo).

Del 2014 è la personale Riti di passaggio, Sala della Gran Guardia, Padova (a cura di Stefano Annibaletto).

Nel 2015 partecipa alla 2° Biennale cura d’Arte Internazionale, Palermo (a cura di Vittorio Sgarbi), riceve il Premio Internazionale Guglielmo II, Monreale 2015.

Nel 2016 consegue al Premio Internazionale Tiepolo Arte, Palazzo Clerici, Milano.

Nel 2017 espone al Museo Paolo Levi nell’ambito della “Biennale d’Arte del Mediterraneo”, Palermo; ancora nel 2017 partecipa alla collettiva “Altrove”, Museo d’Arte Contemporanea Dino Formaggio, Padova (a cura di Stefano Annibaletto); consegue al Premio Internazionale Novecento – dedicato a Guttuso, Palermo (a cura di Paolo Levi); partecipa alla mostra “Tavolozze d’autore – L’alchimia del colore da Giorgio de Chirico ai contemporanei”, Centro culturale Altinate San Gaetano, Padova, Padova ( a cura di Stefano Cecchetto e Roberto Zamberlan)

Nel 2023 in occasione dell’apertura del Festival Prospettiva Danza Teatro XXV edizione a Palazzo della Ragione, Padova presenta un abito scultura ispirato all’evoluzione del fiore di stupefacente bellezza della Victoria cruziana che si eleva dall’acqua dello stagno per ergersi verso il cielo. Ideazione Laura Pulin e Adriano Bolognino; coreografie di Adriano Bolognino; assistente alla coreografia Rosaria Di Maro; interprete Arianna Bettio; costumista: Monica Chinni; trucco: Cristina Griggio; parrucco: Studio Effe.

 

 

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